Paese Italia in difficoltà e resta a galla ad una manovra economica, ma affonda in una sciagurata manovra della nave da crociera Costa Concordia ai piedi dell'isola del Giglio.

Costa Concordia affonda all'isola del Giglio

L'Italia in difficoltà e in recessione, perde le tre A e scivola in B, secondo le agenzie del rating, ma affonda in una manovra sciagurata con una delle sue più grande navi da Crociera Costa Concordia all'isola del Giglio.

Una grande nave del Gruppo Costa Crociere partita da Palermo e ripartita il 13 gennaio da Civitavecchia alla volta di Savona per una crociera nel Mediterraneo.

A bordo circa 4200 passeggeri e 1000 di equipaggio, tutti di diverse nazionalità con Capitano e Ufficiali Italiani. L'ungo la rotta, è ora di cena e la nave viaggia ad una velocità di 15 nodi.

Per abitudine marinara, il Comandante della nave Schettino questa volta si avvicina troppo all'isola del Giglio a ben 92 mt. e mantenendo la stessa velocità, sfida il pericolo per l'inchino della sua nave nei confronti dell'isola.

Improvvisamente un forte boato e la velocità si riduce a due nodi. La nave urta contro uno scoglio, che secondo il capitano non doveva essere lė. Imbarca subito acqua e il Capitano fa una virata e lascia, dopo aver gettato l'ancora, avvicinare la nave sui fondali di circa 20 mt. ai piedi dell'isola nei pressi del porto. Poco più in là la profondità conquista i 70 mt. .

Ora dell'impatto 21,42. A bordo salta l'impianto elettrico non del tutto e le comunicazioni diventano difficili, ma l'abbandono della nave avviene solo alle 22,58, mentre il capitano Schettino e gli Ufficiali, quasi inesistenti nel coordinare i soccorsi, scendono da subito dalla nave.

Responsabilità da accertare e secondo testimonianze e intercettazioni telefoniche, mentre la nave si adagia su di un fianco, il Capitano parla finalmente con il Comandante Di Falco della Capitaneria di Porto di Livorno che gli ordina di ritornare sulla nave per coordinare i soccorsi.

Cosa che il Capitano Schettino non fa e dopo essere rimasto sugli scogli a guardare la nave che affonda, si è diretto in albergo.

C'è confusione tra i passeggeri e solo i camerieri filippini e cuochi extracomunitari aiutano i passeggeri a salire sulle scialuppe. Bilancio 11 morti accertati e 21 dispersi. Immagini strazianti per la sopravvivenza a mettersi in salvo.

Si ricorda di una bambina rimasta sola,cosė tetimoniano alcuni passeggeri in preda al panico, che felice di quel viaggio con il suo papà, disperso anche lui, alla partenza, ricorda la madre rimasta a casa, aveva lei stessa preparata la sua piccola valigia.

Non si sa più nulla. La popolazione dell'isola del Giglio i veri soccorritori. Il Capitano di Sorrento viene arrestato e poco dopo agli arresti domiciliari. Il Gip di Grosseto scrive Manovra sconsiderata.

Le polemiche su quei giganti del mare cosė vicini alle coste per abitudine sconsiderata, viaggiano senza regole, come sul Canal Grande di Venezia.

Bisogna rivedere le regole si pronunciano in Parlamento i politici affinchè ci sia più sicurezza e tutela dell'ambiente e senza lasciare spazi alle iniziative sconsiderate di certi capitani come il Capitano Schettino.

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