L'ex Presidente Egiziano Mubarak, condannato per l'uccisione di 850 manifestanti durante la rivoluzione Araba.

Il popolo, dopo 30 anni di buio governo dell'ultimo Faraone, il 25 gennaio 2011, fa i conti con il passato, ma resta profondamente deluso che il raiss al processo viene condannato all'ergastolo e non alla pena di morte, come ci si aspettava, con il suo primo Ministro e i suoi due figli e sei poliziotti assolti.

Alla lettura del verdetto finale in aula tra la gente che assiste al processo e fra gli avvocati esplode sdegno e rabbia. In piazza in centinaia protestano per quel verdetto così ancora influenzato dalla figura del potere del raiss e la folla esplode in una sommossa, dove solo con l'intervento della polizia viene sedata.

Oggi Mubarak viene portato in elicottero nella zona dov'è il penitenziario, ma Mubarak nella sua silenziosa indisponibilità si oppone al trasporto in quella casa di pena e prima di entrare in carcere scoppia in lacrime. Subito dopo in carcere, accusa un malore al cuore a causa di una fibrillazione cardiaca.