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Il sistema Italia tocca il fondo e Napolitano ha accettato la sua rielezione da Presidente.

Mentre in Italia la politica dà segni di fallimento ed è cresciuta nel disagio la protesta nel M5S, la democrazia è bloccata, in economia per rientrare nel deficit e favorire la crescita, si allarga la borsa.


"Photo Tom"

Negli ultimi 16 mesi il paese Italia arriva con una crisi finanziaria sull'orlo del baratro, certo per una crisi mondiale, ma anche per una mancanza di soluzioni da parte della politica che ha volutamente girato intorno ai problemi o evitati. Si arriva così anche ad una mancanza di credibilità internazionale. A questo si aggiunge il rischio default politico istituzionale. Il Presidente Napolitano ha tentato con la cura del Governo tecnico Monti, dove l'Italia, con difficoltà senza precedenti, riduce il debito e parte con le riforme, riuscendo a rispettare i tempi richiesti dall'UE. Riacquista credibilità ma il paese è strozzato su se stesso e la politica in una mancanza di soluzioni . Si arriva alla fine del settennale del Presidente Napolitano. Il sistema politico, con la rielezione del nuovo Presidente non riesce a dare forma alle istituzioni e anche qui il sistema dimostra di aver toccato il fondo, al punto che il PD, PDL, Lega e lista Civica, chiedono ancora a Napolitano di ricandidarsi.

E' rieletto Napolitano, nonostante l'età, ed è la prima volta nella storia della Costituzione che viene rieletto. Napolitano ha accettato, ma non deve essere considerata un'emergenza e si pretende che i partiti mettano da parte le minime differenze che li caratterizzano e trovino dei punti di intesa comune per la formazione di un nuovo governo e stabile, altrimenti il Presidente Napolitano questa volta sarà dimissionario. Per una larga intesa se il PDL con Berlusconi è stabile, non lo è per il PD, che non avendo trovato intese di voto nei candidati Presidenti, si è spaccato e Bersani si è dimesso.

Chi è più in grado di rappresentare la base? L'assenza quindi di parlare per la sua identità porta il PD a doversi riformare. L'opinione pubblica sa ciò che vuole perché sono dettate dalle esigenze. Da qui il disagio, la protesta e la disaffezione alla politica, rappresentati in Parlamento dal M5s. La democrazia è bloccata e il sistema caotico, in crisi. Bisogni che si riapra il dialogo per trovare una soluzione condivisa questa volta, dice il Presidente Napolitano, che si avvia alle consultazioni per un nuovo Governo.

Italy/Roma - 27 aprile 2013- Poche ore fa, Enrico Letta, incaricato dal Presidente Napolitano alla formazione di un nuovo Governo, ha concluso il suo lavoro sciogliendo la riserva e consegnando al Paese il nuovo Governo coesa e determinata di 21 ministri di età medi 50, con ben 7 donne, freschezza e solidità quindi. Il Presidente Napolitano compiaciuto, dichiara questo unico possibile un Governo politico e augura al Presidente del Consiglio Letta e alla sua formazione di Governo un buon lavoro. Nei primi commenti. Approva Renzi,il Sindaco di Firenze, questa nuova formazione e dichiara" Approvo e manda acasa i big". Berlusconi: " non ci siamo impuntati e così abbiamo contribuito al nuovo Governo". Bersani : "Squadra innovativa". Per confindustria -"Squadra di qualità". Delusione per il M5s per questa formazione di inciucio PD e PDL e Grillo in una battura -" il terzo giorno è resuscitato Barabba"- e dichiara :" il M5s non può governare ma neanche avere i diritti minimi di chi fa opposizione. Il Movimento è considerato intrusi di passaggio che rappresentano 8 milioni di italiani". I rappresentanti in Parlamento del M5s non si fermano e con i cartelli fuori dal Parlamento propongono ancora di diminuirsi lo stipendio e spese. La nuova formazione di Governo domani al Quirinale alle ore 11,00 il giuramento. Il nuovo Governo è affidabile, ma con la necessaria prospettiva di aumenti sulle tasse, tagli alle spese, non frenerà la recessione e ci vorranno sforzi maggiori per trovare le soluzioni appropriate.

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